Dolmen Argentina

I dolmen della Puglia (il cui significato è tavola di pietra) si compongono di una camera megalitica (‘mega’, grande, e ‘lithos’, pietra) delimitata da grosse pietre verticali diritte verticalmente nel terreno e da muretti a secco che sorreggono una o più lastre di pietra.
I monumenti megalitici conservati in Puglia, e in particolare nella zona di Pescoluse, formano un complesso di testimonianze eccezionali per qualità e quantità e stanno a testimoniare l’importanza delle credenze religiose di antichi popoli sull’oltretomba.

Percorrendo la litoranea Gallipoli-Leuca, all’altezza di Pescoluse si potrà ammirare il monumento, per lo più sotterraneo, detto “Argentina”, già fotografato così fin dal 1968.
L’origine del dolmen Argentina è ancora oggi poco nota anche se pare sempre più probabile che il fenomeno del megalitismo sia nato contemporaneamente in diverse regioni geografiche ed abbia avuto origine dallo sviluppo della pratica di sepoltura dei morti. Sia la maestosità del dolmen Argentina (con una camera scavata nella roccia destinata a sepoltura) che i resti di insediamenti umani qui vicino ritrovati, indicano infatti come alla funzione prettamente funeraria dei dolmen si aggiungeva una funzione religiosa.

Il nome Argentina gli è stato attribuito dalla studiosa Maria Cristina Franco negli anni Novanta.
Questo dolmen, versa attualmente in discrete condizioni; ha un’architettura funeraria particolare, con due elementi principali: quello sotterraneo che è la tomba (alta 1,80 metri), e l’accesso (alto 1,10 metri) ben visibile dall’esterno che è un ingresso megalitico; questa copertura è costituita da 4 blocchi che poggiano su 4 pietre monolitiche e 3 blocchi di pietre.
Nelle tomba si riponevano resti umani inumati o cremati a seconda delle usanze della regione, a testimoniare le forti credenze religiose in un aldilà. L’evoluzione delle credenze religiose in campo funerario portò all’evoluzione di queste costruzioni, perciò per entrare all’interno del dolmen Argentina, si nota la presenza di alcuni gradini.

Spesso i dolmen venivano utilizzati più volte: venivano aperti e richiusi per poi essere tumulati definitivamente: questa costruzione dolmenica in particolare dovrebbe essere stata realizzata a Pescoluse in età molto tarda, forse medioevale; per cui con moderne tecniche di indagine, e conoscenze di matematica, antropologia e fisica, si pensa possa essere stato edificato secondo regole collegate ai principali fenomeni celesti, data la sua orientazione astronomica.
Infatti in passato i popoli avevano un intenso rapporto con i fenomeni naturali ed in particolare con quelli celesti: la loro vita sociale, religiosa e artistica risultava fortemente influenzata dai fenomeni astronomici, ed in particolare da quelli caratterizzati da chiare ed evidenti periodicità.
Per esempio molti scheletri ritrovati nei dolmen, sono orientati con la testa rivolta verso i punti cardinali.