Biodiversità, ogni specie conta. Aspettando le tartarughe Caretta Caretta (Legambiente)
Il 27 Ottobre presso la sala Società Agricolo Operaia (in via Roma), la cittadina di Salve, da sempre attenta agli strumenti sociali necessari per preservare le diversità delle specie, organizza un convegno dal titolo “Biodiversità, ogni specie conta. Aspettando le tartarughe Caretta Caretta”. Con inizio alle ore 17.00 si partirà prendendo spunto dell’evento di schiusa di un nido di tartaruga Caretta Caretta, verificatosi sul litorale di Salve il 3 Settembre scorso (Spiaggia della Cabina, con deposizione avvenuta in data 6 Giugno 2013).
La biodiversità cioè la variabilità esistente tra tutti gli organismi viventi terrestri, marini e acquatici e gli ecosistemi di cui fanno parte, una volta distrutta non potrà essere ricostruita con la stessa rapidità con cui l’Uomo la sta dissolvendo. Le specie viventi di un ecosistema sono strettamente legate in un equilibrio dinamico, che viene alterato dalla scomparsa di una specie, e quando vengono a mancare tante specie, l’ecosistema scompare.
L’iniziativa di Salve, organizzata in collaborazione con il CSVS, Centro Servizi Volontariato Salento, sottolineerà proprio come l’abuso delle risorse naturali stia determinando l’estinzione di un numero crescente di viventi: lo sfruttamento incontrollato delle risorse sta provocando l’alterazione degli ecosistemi e la perdita di diversità biologica, come illustrerà il professor Leuci, esperto sulle risposte degli organismi ai cambiamenti ambientali. Lo scopo del convegno è informare e senzibilizzare la cittadinanza sull’importanza della conservazione della diversità biologica, sull’utilizzazione durevole dei suoi elementi e sull’agevole uso e sfruttamento delle risorse del territorio secondo una logica di sviluppo sostenibile.
Interverrà al convegno, anchela dottoressa Caputo, responsabile del Centro Recupero Tartarughe presso il Museo di Calimera, che da anni si batte per far conoscere questo schivo animale in via d’estinzione, e per incrementare il monitoraggio e la sorveglianza delle spiagge che costituiscono i potenziali siti di nidificazione.
Non mancheranno interventi di volontari dei centri di Calimera e di Rauccio, che si dedicano al recupero delle tartarughe marine, per far conoscere il ciclo vitale della tartaruga stessa, e per avvicinare i giovani al volontariato; interverranno anche direttamente i pescatori, contrari all’eccessiva antropizzazione della costa e alle attività stesse di pesca professionale, che mettono in pericolo le tartarughe (con necessità di interventi chirurgici o addirittura la morte).
Ogni essere vivente svogle un ruolo importante nella trama della vita; ma modificazioni e trasformazioni dell’habitat, costruzioni di edifici, strade, porti, cementificazione, variazioni climatiche dovute ad influenze antropiche, sbarramenti sui corsi d’acqua, non contribuiscono certo alla protezione della biodiversità, né alla conservazione degli habitat naturali.Il convengno si prefigge di portare le tematiche ambientali al centro della società, e spingere i politici a scelte di protezione dei delicati ecosistemi del territorio.