Settembre: Pescoluse I gigli fioriscono fuori stagione

SALVE. I gigli fioriscono fuori stagione (Fonte: la Gazzetta del Mezzogiorno)

Subito si pensa alle politiche di protezione della vegetazione dunale

Uno straordinario fenomeno si sta registrando in questi giorni sul litorale salvese, lungo la criniera dunale che va da Posto Vecchio fino alle marine di Torre Pali e Lido Marini, passando per Pescoluse.

Gigli PescoluseIl giglio bianco, che caratterizza le distese di sabbia, quest’anno è fiorito due volte. Non solo a giugno, seguendo il suo naturale ciclo, ma anche a settembre, quando tra le sterpaglie sono sbocciati inaspettatamente fiori bianchi e profumati.

Di norma dopo la fioritura di inizio estate, in questo periodo la pianta secerne un bulbo contenente i semi che cadranno prima dell’inverno fino a rimanere sepolti sotto la sabbia. Quegli stessi semi l’anno successivo svilupperanno nuove piante.

Oggi invece si assiste alla coabitazione tra piante fiorite ed esemplari con il bulbo, che danno vita a una vasta distesa che si perde a vista d’occhio. Motivo di questo cambiamento saranno forse i fattori climatici? Ancora non è dato di sapere.

«All’inizio pensavamo fosse l’irrigazione dell’erbetta nei pressi del nostro stabilimento – ha segnalato il gestore della spiaggia attrezzata Le Maldive, Vito Vergine – ma anche lontano dalla nostra zona si assiste allo stesso effetto».

Sicuramente all’incremento della vegetazione ha contribuito l’adozione di alcune misure di tutela.

«Da quando le dune sono state protette da un sistema di staccionate, grazie ad un progetto della passata amministrazione seguito dall’attuale – commenta il sindaco Vincenzo Passaseo – le essenze spontanee hanno subito minori minacce, dovute alla presenza dell’uomo.

I gigli sono diventati il simbolo di questa località – ha sottolineato – tanto che abbiamo voluto intitolare proprio con questo nome il grande parco della marina di Pescoluse. Certo il fenomeno va tenuto sotto osservazione e bisogna continuare nell’onda della tutela dei siti, cercando – ha aggiunto il primo cittadino di Salve – di contenere e regolamentare la presenza del turismo di massa che potrebbe nel lungo periodo – ha concluso – minare l’equilibrio naturale delle aree dunali».

Dello stesso avviso l’assessore all’ambiente Luca Carrozzo. «Ci attiveremo per portare avanti uno studio sul ciclo di vita di queste piante – ha promesso l’amministratore – avvalendoci dell’ausilio di esperti del ramo.

Da parte nostra ci sarà l’impegno a tutelare e salvaguardarle insieme al loro habitat naturale». Gli ultimi turisti intanto si godono questo panorama inconsueto.

Fonte: Articolo di Mauro Ciardo – La Gazzetta del Mezzogiorno del 12 Settembre 2008